Ieri sera al Paladolomiti 8° edizione di Memorie & Memorie – Poi è stata la volta del Presanella e del Filò da la Valrendena

PINZOLO – “Un personaggio venuto dalle valli che ha rivoluzionato il Trentino”, così è stato definito Nepomuceno Bolognini da Paolo Querio, il presidente della SAT di Pinzolo. Ieri sera al Paladolomiti, infatti, si è svolta l’ottava edizione di Memoria & Memorie in ricordo di Italo Maffei Lustro. L’appuntamento di quest’anno è stato incentrato su un personaggio che nasceva proprio a Pinzolo 200 anni fa, ma il cui pensiero, esposto dall’etnografa Veronica Cicolini, resta di grande attualità. Chiamato come il Santo protettore della Boemia, Nepomuceno Bolognini è conosciuto per il suo impegno risorgimentale e per la fondazione della SAT.  A Pinzolo, poi, tutti conoscono i suoi racconti sulle streghe della Val Genova, eppure il Bolognini è poco conosciuto per il suo pensiero, sempre legato alla sua terra ma con sguardo aperto anche sul mondo e sull’Africa in particolare. Un’apertura mentale che si ritrova nei suoi scritti e nella sua stessa vita, quella di un personaggio pragmatico che ha sempre cercato di guardare oltre, rinunciando al suo destino familiare per perseguire un ideale di sviluppo delle vallate trentine e delle sue popolazioni.

A seguire sul palco anche Piergiorgio Motter in un intervento atto a valorizzare gli scritti di Nepomuceno nella raccolta Excelsior, consultabile sul sito dell’Editrice Rendena.

La serata è proseguita sulle note del coro Presanella di Pinzolo, intervallata dalle rappresentazioni del Filò da la Val Rendena che ha messo in scena il folklore locale tanto caro al Bolognini.