Incendio a Vergonzo nelle Giudicarie Esteriori e dieci persone evacuate oltre a parecchi danni – Non si riscontrano feriti ma un solo intossicato in maniera lieve

COMANO TERME – Un incendio di vaste proporzioni si è verificato verso le 2.20 della scorsa notte (31 Gennaio) in una casa a Vergonzo, frazione del comune di Comano Terme nelle Giudicarie Esteriori dove risulta siano state evacuate una decina di persone. Fortunatamente nessun ferito ma un solo intossicato in maniera lieve e per pure precauzione trasportato all’ospedale di Tione per le cure del caso. Le fiamme in breve si sono estense andando ad intaccare edifici circostanti.

“Le operazioni sono risultate complicate e parzialmente sono tuttora in corso perché quel concatenamento di case rendono assai complessa l’operazione di spegnimento considerato che le strade adiacenti non agevolavano sia il nostro lavoro che l’uso di relativi mezzi” spiega molto cortesemente il comandante del corpo di Bleggio Inferiore Giacomo Reversi. Su origini e danni, almeno finora, nessun pronunciamento anche dal fatto che si stanno occupando oltre ai periti del corpo permanente di Trento anche i carabinieri della Compagnia di Riva del Garda coordinati dal capitano Stefano Marchese.

Ad avvicendarsi nell’azione di spegnimento e relativa messa in sicurezza dell’area più squadre di volontari tra cui i corpi di Bleggio Superiore, Lomaso, Fiavè, Dorsino e Tione oltre ai permanenti di Trento. In supporto è arrivata anche la piattaforma dell’unione distrettuale di Mezzolombardo in dotazione completa al corpo di Andalo.

Dal Comando Carabinieri di Trento – Controlli e verifiche lungo la statale 237 del Caffaro da parte delle stazioni di Storo e Borgo Chiese in coabitazione del radiomobile di Riva del Garda

VALLE DEL CHIESE – Giorni fa i carabinieri delle stazioni di Storo e di Borgo Chiese si erano predisposti su ambedue i lati della statale 237 del Caffaro in prossimità del Barambana tant’è che nel corso di quell’operazione, che si è protratta per alcune ore, ha dato loro modo di controllare 146 persone e 74 veicoli ed effettuare 78 precursori per l’accertamento dell’alcolimetria.

Ebbene, al di la delle due pattuglie all’operazione hanno partecipato pure i colleghi della Compagnia di Riva del Garda coadiuvati dal nucleo operativo e radiomobile la cui azione non è passata inosservata.

L’attività, che si è protratta per alcune ore, ha dato pure modo di far comprendere alla gente che la Benemerita c’è.Nel corso del servizio sono stati inoltre sanzionati numerosi automobilisti perché sprovvisti delle previste e obbligatorie dotazioni invernali (pneumatici invernali o catene da neve), ma soprattutto indispensabili per evitare incidenti o problematiche che possono avere gravi ripercussioni sul traffico.

A Nozza l’interruzione di energia elettrica mette in dubbio una eventuale vincita alle slot machine

NOZZA – A Nozza, frazione del comune di Vestone in Valsabbia,le slot machine, almeno in questo caso, ti fanno vincere e altre volte ancora ti fanno perdere la testa. E’ accaduto qualche giorno fa in un esercizio pubblico dove tra giocatore e barista c’è forse stato un malinteso di troppo. Ma veniamo al dunque. Motivo del contendere una improvvisa interruzione di energia elettrica che a sua volta ha finito per mettere in dubbio una eventuale vincita, cosa che manda su tutte le furie colui che stava giocando e che di conseguenza accusa di brutto la barista che a suo modo di vedere avrebbe volutamente creare quel inaspettato blackout in modo da non intascare quanto effettivamente dovuto. 

Per quest’ultimo si sarebbe trattato di un colpo di mano affinchè quella presunta somma finisse in cavalleria. E’ stato allora che l’uomo si sarebbe addirittura scagliato contro la malcapitata barista, con fare aggressivo, accusandola di aver volutamente provocato l’interruzione di corrente per impedirgli d’incassare una presunta vincita.

A tal punto arriva non una ma ben due pattuglie del corpo di Polizia Locale dove gli uomini, coordinati dal comandante Fabio Vallini, cercano di portare la calma e magari fare chiarezza su quanto effettivamente accaduto. Ebbene, dopo aver espletato i convenevoli d’uso, il capo pattuglia affatto persuaso dall’uomo, ha chiamato in causa ad occuparsi dell’imprevisto un tecnico specializzato per verificare se, effettivamente, al momento della interruzione l’interessato avesse realmente centrato o meno la vincita.

A distanza di 140 anni Castello e la sua gente hanno ricordato il rogo dei Brusin e anche il giorno della Memoria

CASTEL CONDINO – Era il 31 gennaio del 1884 quando un incendio, causato incautamente da due ragazzini, aveva devastato gran parte del paese di Castel Condino che all’epoca contava quasi 1000 abitanti rispetto ai 220 di adesso. Ebbene a distanza di 140 anni di quel triste evento sindaco e cittadinanza hanno voluto come solito condividere la ricorrenza anche in coincidenza del giorno della Memoria in occasione della quale il primo cittadino Stefano Bagozzi ha depositato idealmente la corona di alloro per entrambe le tragedie che in modo decisamente diverso hanno colpito l’umanità e il paese di Castello.

“Erano circa le 9.30 di quel triste giorno – ha ricordato il primo cittadino – quando il paese in pochi istanti fu invaso dal fuoco. Era toccato all’allora sagrestano Celeste Spada, ad avvertire la gente del pericolo che stava incombendo su di loro. Il fuoco, alimentato da foraggio e paglia, era partito dalla casa di Pietro Todeschini (detto Pinini) tant’è che in breve si diffuse in maniera concatenata da una casa all’altra. Le coperture delle case in quelli anni non erano costituite da tegole ma da scandole di legno come nella case da mont”. Ancora il sindaco. “Per tale ricostruzione il comune dispose la demolizioni di parecchie case considerate troppo addossate tra loro in modo da rendere degli spazi in caso di altri simili eventi. Nell’infausto giorno vi persero la vita Battista Brerra detto “Cigalin“ e donna Paola moglie di Antonio Todeschini mentre ambedue erano alle prese per salvare del frumento dentro il granaio“.

Nella circostanza il bestiame, che allora abbondava nelle varie stalle, venne depistato a Zem, e il Crone, Roel e Boniprati. Per far fronte alla situazione sia il curato don Pietro Dalbon di Darè e il capo comune Domenico Bagozzi Madrancea invocarono l’aiuto da parte del vicinato e tra le offerte pervenute dalla valle anche quella nobile devoluta dall’Imperatore d’Austria Francesco Giuseppe che aveva elargito qualcosa come 1000 fiorini austriaci che a tutt’oggi corrispondono forse a quasi un milione di euro.

Intendevano far fronte ad una grigliata ma le brace hanno intaccato il prato – Sul posto i vigili del fuoco di Bondone e Baitoni che hanno spento le fiamme e messo in sicurezza la zona

BONDONE – Erano alle prese per fare una grigliata quando il fuoco gli è sfuggito di mano tanto da estendersi lungo il prato circostante e solo l’intervento dei vigili del fuoco di Bondone e Baitoni ha impedito che le fiamme si propagassero. E’ accaduto ieri (sabato 27 gennaio) a monte di Bondone in direzione dei Casai. Onde far fronte al rogo i pompieri si sono avvalsi di utilizzare camionette e ripetuti lanci d’acqua in modo da raggiungere l’intera area dove il fuoco già stava intaccando il sottofondo erbaceo peraltro facilmente esposto a causa del terreno piuttosto secco.

I volontari, che fanno riferimento a Zaninelli & Carè, hanno a sua volta messo in sicurezza l’intera zona in modo da evitare ulteriori rischi.

Due incidenti lungo la statale 237 del Caffaro tra Vestone e Anfo e un ferito in maniera non grave

VALLE SABBIA – Due incidenti stradali si sono verificati nelle ultime ore (tra venerdì notte e oggi sabato) lungo la statale 237 del Caffaro prima ad Anfo e poi nei pressi di Vestone.

Ad Anfo una Range Rover si è girata e rigirata per poi urtare un muretto e per ultimo fermarsi nelle adiacenze della vicina scarpata. Il conducente fortunatamente non ha riportato ferite.

Tra Lavenone e Vestone invece un’auto si è capottata tant’è che il conducente, di anni 62, è stato trasferito in ambulanza all’ospedale di Gavardo per essere sottoposto alle cure del caso.

Rilievi e accertamenti, in ambedue i casi, sono stati espletati dal Corpo di polizia della Valsabbia il cui comandante è il dottor Fabio Vallini.

Dal 12 al 18 maggio Storo avrà intrattenimenti culturali di buon livello grazie al suo rapporto e collaborazione con l’associazione Monadu Erasmus Plus

STORO – L’associazione Monadu Erasmus Plus (“I want to Break Intollerance ), che ha sede in Via Vescovado a Potenza, a Storo ha già referenti e una succursale (Piazza Fiorindo Malfer) tant’è che ai primi del mese prossimo una loro delegazione sarà quassù al fine di perfezionare un importante evento previsto poi dal 12 al 18 maggio. Referenti dell’ente, con sede in Basilicata, il professor Gennaro Giuseppe Curcio e la delegata Loredana Albano mentre a Storo c’è donna Virginia Grassi che dell’ente è poi la presidente onoraria e che a Potenza ci ha vissuto per anni.

Si tratta di uno scambio culturale, peraltro finanziato dall’Agenzia Nazionale per la Gioventù, che sua volta avrà un seguito non solo di immagine ma pure dalla presenza in quei giorni di circa una trentina di giovani provenienti da Macedonia del Nord e Turchia.  “Obiettivi principali – fanno sapere professore e delegata – riconoscere le dinamiche di discriminazione e intolleranza nei confronti delle minoranze quindi un aumento della consapevolezza dei giovani riguardo alle problematiche delle minoranze;  promuovere la consapevolezza dei diritti fondamentali e dei valori democratici quindi un maggior impegno nella promozione dei diritti umani”.

Potenza, comunque, già città vescovile e d’alto profilo storico – culturale, conta 65 mila abitanti ed è sia capoluogo di Provincia a Regione. Il doppio capoluogo vanta storiche chiese e piazze nonché musei e gallerie d’arte oltre a palazzi signorili, tanto per capirci.

Domani alle 14,30 a Sarezzo i funerali di Cesare Bacca

AGNOSINE – SALO’ – ODOLO – SAREZZO – Si svolgeranno alle 14,30 di domani sabato 27 gennaio a Sarezzo le onoranze funebri  di Cesare Bacca deceduto ieri l’altro a seguito di un incidente stradale avvenuto lungo la provinciale 79 in prossimità di Agnosine. Dopo la funzione funebre  l a salma sarà traslocata al cimitero di Odolo. Aveva  soli 43 anni e già da subito le sue condizioni erano apparse molto gravi tant’è che il decesso è avvenuto poi in ospedale dove era stata trasferito.

Cesare, che lascia la mamma Lucia e il papà Pierfilippo, da tempo abitava nella frazione di Capoverde che fa parte al comune di  Salò, dove si era fatto apprezzare nel Gruppo Volontari del Garda.

 “Guardi non troviamo parole per descriverlo sia per ciò che ha fatto sia per quanto accaduto – si legge in un post apparso sulla pagina del Gruppo – grazie per tutto quello che hai dato a noi e agli altri. Sarai sempre nei nostri cuori”.

Stadio Grilli a data da destinarsi…

STORO – Amministratori e rappresentanti istituzionali quella procedura l’avevano più volte considerata per scontata ma a distanza di mesi il mini campo adiacente lo stadio Grilli (o Cittadella dello sport) non sarà al momento ne ampliato ne dotato di tappetto sintetico. Cosa che invece al Bettega di Condino da tempo invece c’è. Allora, sul caso di Storo, si parlava di un sostentamento pubblico di 413 mila euro ( pari al 75% della spesa ammessa) ma nella lista dei beneficiari – dopo ripetuti trambusti e false partenze – di quell’intervento pare non sia ha più traccia ne sentore.

Mezzo secolo di vita per il Coro Croz da la Stria

SPIAZZO RENDENA – E’ stata una serata all’insegna del canto e dei ricordi, quella di  qualche giorno fa al teatro parrocchiale di Spiazzo Rendena: coristi, simpatizzanti, autorità e tutti coloro che negli anni hanno fatto parte del coro Croz da la Stria si sono trovati insieme per festeggiare il mezzo secolo del sodalizio, ripercorrere le tante emozioni, l’impegno e l’amicizia che hanno contraddistinto questi cinquant’anni. “Oggi siamo qui per raccontare la storia di una passione che si è trasformata in comunità: il coro è proprio questo, è prima di tutto comunità, è una passione che si trasforma in relazioni, rappresenta momenti che costruiscono ricordi e che restituiscono a un territorio un sentimento di identità, perché nel coro ci si riconoscere e ci si fa conoscere visto che, in questi anni, avete portato al di fuori dei confini trentini questa nostra importante tradizione. I vostri 50 anni segnano la vita di un’associazione, è un traguardo importante ed essere qui con voi a festeggiarlo è davvero emozionante”. Sono state queste le parole che l’assessore provinciale all’urbanistica, energia e trasporti Mattia Gottardi ha rivolto ai tanti presenti. Accanto all’assessore Gottardi vi erano il sindaco di Spiazzo Rendena Barbara Chesi, il presidente del Coro Emilio Mosca, il vicepresidente della Federazione Cori del Trentino Flavio Salvaterra, la consigliere provinciale Vanessa Masé, la presidente della Cassa Rurale Adamello, Giudicarie, Valsabbia, Paganella Monia Bonenti; fra i presenti anche Floriano Maturi, figlio di Flavio, storico maestro del Coro.

Il sindaco ha quindi messo in luce come il Coro Croz da la Stria sia, in un certo senso, “senza campanile”, perché è riuscito ad aggregare coristi da tutte le Giudicarie, e mentre il presidente Mosca ha messo in luce l’emozione di ricordare i tanti momenti belli trascorsi insieme, il vicepresidente della Federazione Salvaterra ha ricordato la grande passione per la coralità di questo sodalizio, infine la consigliera Masé ha evidenziato come i 50 anni rappresentino anche la storia delle persone che hanno attraversato il Coro.
Nel corso della serata alcuni momenti indimenticabili, con le coriste e i coristi diretti dal maestro Oscar Grassi che hanno regalato ai tanti presenti.