Notte di Fuochi a Riva del Garda per salutare l’estate

Il 22 settembre le vie del centro storico rivano ospiteranno una serata di musica, artisti di strada, concerti e fuochi dartificio. Per l’occasione, lAPT proporrà anche unesperienza in barca a vela da dove poter assistere allo spettacolo pirotecnico.

ALTO GARDA – LEDRO  Presso  la Fraglia Vela Riva di Riva del Garda è stato   presentato in conferenza stampa il programma di “Note di Fuochi”, un nuovo evento organizzato di concerto dal Comune di Riva del GardaGarda Dolomiti Azienda per il Turismo S.p.A. e il Consorzio Riva In Centro, che si svolgerà venerdì 22 settembre nel centro storico di Riva.

Alla vernissage  hanno partecipato tra gli altri: l’Assessore allo Sport e agli Eventi del Comune di Riva del Garda Lorenzo Pozzer, il Presidente di Garda Dolomiti Azienda per il Turismo S.p.A. Silvio Rigatti, il Presidente del Consorzio Riva In Centro Manuela Stein e il Segretario del Consorzio Riva In Centro Gianni Angelini.

Il programma dell’evento  prevede diverse iniziative per le vie del centro di Riva del Garda per salutare l’estate e dare il benvenuto alla stagione autunnale, dai concerti musicali agli artisti di strada fino ai fuochi dartificio.

Per l’occasione, l’APT proporrà una Garda Trentino Experience dedicata: una suggestiva uscita in barca a vela per assistere allo spettacolo pirotecnico direttamente dal lago. Il costo è di euro 60,00 a persona (che comprende un brindisi con calice di TrentoDoc), con ritrovo alle ore 20:00 presso il Porto San Nicolò di Riva del Garda.

Il programma generale della serata è il seguente:

  • 18:30 – 21:00: musica in centro
  • 19:30 – 21:00: artisti di strada
  • 21:30 – 22:00: spettacolo pirotecnico

22:00 – 24:00: concerti in centro

HANNO DETTO:

Silvio Rigatti, Presidente Garda Dolomiti Azienda Per Il Turismo S.p.A.: “Abbiamo ricevuto molte richieste per i fuochi dartificio perché è uno spettacolo importante per la città: possono piacere o meno, ma sono di certo una tradizione per Riva del Garda. Noi come APT, insieme allamministrazione comunale e al Consorzio Riva In Centro, ci siamo quindi adoperati per mettere in piedi questo evento che non sostituisce in alcun modo la Notte di Fiaba e il gigantesco lavoro svolto dal Comitato Manifestazioni Rivane, certamente non agevolato quest’anno dal caldo dei primi giorni e dalla pioggia dellultimo. Note di Fuochi’ sarà un evento volto ad allungare la stagione e, con i suoi spettacoli, un’iniziativa a chiusura del programma di grandi eventi musicali che si svolgono durante la stagione turistica. L’obiettivo è quello di rendere la località sempre più attrattiva anche nei mesi meno turistici: ringraziamo chi ha reso possibile questa iniziativa, dallamministrazione comunale, al Consorzio, al Commissariato, agli sponsor come la Cassa Rurale AltoGarda-Rovereto, fino al prezioso lavoro dei volontari. Proprio per loro, domenica 24 settembre organizzeremo una giornata alla Spiaggia degli Olivi per ringraziare tutto il comparto del volontariato che opera sul nostro territorio: sarà una prima volta, ma puntiamo a renderlo un appuntamento annuale.

Lorenzo Pozzer, Assessore allo Sport e agli Eventi del Comune di Riva del Garda: “Levento Note di Fuochi’ va in unottica di destagionalizzazione, che da un lato è un aiuto alle categorie commerciali, dallaltro permette di combattere i fenomeni di overtourism. Ad ogni modo, eventi di questo genere sono un valore apprezzato anche dai residenti. Per i fuochi d’artificio abbiamo avuto una grande richiesta: c’è ovviamente chi li apprezza di più e chi meno, ma rimangono una tradizione.

Manuela Stein, Presidente del Consorzio Riva In Centro: “Un ringraziamento particolare ai volontari che si adopereranno per la buona riuscita dellevento, così come al prezioso contributo dellamministrazione comunale e dellAPT. Lo spettacolo pirotecnico è un appuntamento importante non solo dal punto di vista commerciale ed economico ma, svolgendosi a fine settembre, anche un argomento forte per allungare la stagione.

Gianni Angelini, Segretario del Consorzio Riva In Centro: “Abbiamo cercato di creare una manifestazione che si articolasse su un’intera serata. Si parte infatti con spettacoli di musica distribuiti tra le vie della città con varie postazioni, seguiti poi dai fuochi dartificio intorno alle 21:30, e infine lesibizione di due grandi band musicali locali in Piazza 3 Novembre e in Piazza Garibaldi fino a mezzanotte circa. La scaletta del programma è stata studiata anche per evitare un flusso eccessivo di persone sulle strade al termine dei fuochi.

Intervento notturno sotto la cima del Carè Alto (gruppo dell’Adamello) per quattro persone tutte lombarde in difficoltà

GIUDICARIE – Si è concluso a tarda notte (tra giovedi e venerdi 24- 25 agosto 2023) un ‘altro intervento ancora in soccorso di quattro persone illese ma in difficoltà durante la discesa dalla cima del Carè Alto verso il rifugio Carè Alto (gruppo dell’Adamello).

Al Numero Unico per le Emergenze 112 la chiamata è arrivata intorno alle 20 da parte del gestore del rifugio, allarmato dal mancato rientro delle quattro persone, partite al mattino con l’intenzione di raggiungere la cima per poi rientrare al rifugio.

Dopo vari tentativi, il Coordinatore dell’Area operativa Trentino occidentale del Soccorso Alpino e Speleologico ,è riuscito a raggiungere i quattro via cellulare . Sono tutti quanti lombardi di cui due donne del 1990, un uomo del 1981 e un minore del 2009 – si trovavano sotto la cima del Carè Alto a una quota di circa 3.200 intenti a scendere, illesi ma in difficoltà, e senza l’attrezzatura adeguata per superare la vedretta. Mentre tre di loro si trovavano bloccati in cresta, una era stata calata in corda doppia lungo la pala ghiacciata del Carè Alto, fuori dalla linea di calata.

Poco dopo le 21 l’elicottero di Trentino Emergenza è decollato da Mattarello ed è volato a Spiazzo per imbarcare a bordo due tecnici della Stazione Val Rendena Busa di Tione del Soccorso Alpino e Speleologico. Dopo diversi tentativi di salire in quota, tuttavia, l’elicottero non ha potuto portare a termine l’operazione di recupero a causa del vento ed ha quindi sbarcato i due tecnici alla piazzola del rifugio Carè Alto. Con una seconda rotazione, altri due tecnici della Stazione sono stati elitrasportati in quota. I quattro soccorritori si sono incamminati a piedi ed hanno raggiungo le quattro persone in difficoltà in circa due ore, intorno alle 3. Dopo aver attrezzato una sosta, i soccorritori hanno calato uno ad uno i quattro escursionisti fino a raggiungere un posto pianeggiante e riparato dal vento, a monte della vedretta orientale del Carè Alto. Alle  3.30 l’elicottero ha effettuato un ulteriore tentativo, riuscendo a recuperare i quattro escursionisti e a trasportarli al campo sportivo di Spiazzo, per affidarli agli operatori della Stazione Val Rendena Busa di Tione del Soccorso Alpino e Speleologico e ai Vigili del Fuoco, che hanno provveduto a rifocillarli e a scaldarli.

Quasi 470 mila euro per la riqualificazione funzionale e l’ampliamento dell’ex canonica. I nuovi locali saranno adibiti a spazio multifunzione con spaccio-bar con cucina e servizi. Multiservizi a Lundo, ok al finanziamento

COMANO TERME – Stamane (venerdi  25 agosto)la Giunta Provinciale ha dato il proprio assenso  circa la realizzazione del progetto riguardante r la realizzazione di un multiservizi nell’abitato di Lundo

L’esecutivo di Piazza Dante, su proposta del presidente Maurizio Fugatti, ha pure  approvato  il finanziamento del progetto  per l’iniziativa avanzata dal comune di Comano Terme con la quale si intende riqualificare i locali della ex canonica per realizzarne un nuovo spazio multifunzionale a servizio di residenti e turisti. L’iniziativa, finanziata dal Fondo Sviluppo Locale con 466.752,48 euro, mira alla riqualificazione degli spazi situati a piano terra e nelle aree esterne dell’edificio dell’ex canonica della frazione di Lundo, prevedendo la realizzazione di uno spazio multifunzionale come punto d’appoggio sia per gli abitanti che per visitatori e turisti, mediante la realizzazione di uno spaccio-bar con cucina e servizi igienici a disposizione della struttura

“Considerata poi  la posizione geografica dell’area  si è voluto  sostenere questa iniziativa nella convinzione che possa incentivare ulteriormente lo sviluppo turistico e la crescita socio-economica dell’abitato di Lundo” le parole del presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti.
Il Governatore, in odore di possibile riconferma,   ha inoltre rilevato  di aver dato risposta  alle richieste messe in evidenza dagli Stati Generali della Montagna, che hanno messo in luce l’importanza di preservare nei piccoli centri di valle servizi e presidi di comunità attraverso attività di multiservizi”

CONDINO – Dopo oltre vent’anni il Ponte sul Guado chiude la propria attività meditativa e la struttura tornerà di nuovo ai frati Cappuccini

CONDINO – Dopo 23 anni di attività meditativa questo venerdi 25 agosto 2023 l’Associazione italo svizzera “il Ponte sul Guado“, con sede presso l’ex convento dei frati Cappuccini di Condino, chiude la propria attività per sempre. Ad annunciarlo è lo stesso priore padre Andrea Schnòller che a sua volta tornerà alla sua originale sede presso il Santuario della Madonna del Sasso in quel di Locarno.

In occasione del commiato ci sarà anche il teologo Vito Mancuso che ha gestito l’ultimo corso durato l’intera settimana che si sta per concludere. L’opinionista, con casa a Bologna, era solito  artecipare a più corsi anche per il passato.

A contrassegnare quella realtà meditativa a Natale, Pasqua e per più mesi d’estate a Condino erano soliti confluire per partecipare ai vari corsi (meditazione, settimane del silenzio e yoga) gente proveniente da più parti d’Italia e dalla vicina Svizzera. Ci sono più proposte interessate a rilevare l’ex monastero San Gregorio che, nel 1945 venne in parte distrutto a seguito la caduta di un’aereo americano nel cui impatto morirono alcuni frati e altri rimasero feriti.

Quindi adesso la struttura conventuale tornerà di nuovo ai frati Cappuccini, con sede a Mestre, che a loro volta valuteranno quale destinazione dal fatto che condinesi e valligiani quelle mura le considerano un po’ anche cosa loro anche perché l’opera di ricostruzione era avvenuta quasi gratuitamente (solo pasti e gamella da portare a casa) dopo anni di lavoro da parte proprio di condinesi e non.

ESTATE A LEDRO

LEDRO – Fra i tanti aspetti di rilievo di un territorio vincente, poche regioni in Italia e in Europa possono paragonarsi al Trentino per pregio naturalistico e sostenibilità: una certezza che ha trovato ulteriore conferma da parte di Legambiente e Touring Club Italiano, che, come ogni anno, hanno assegnato il prestigioso riconoscimento delle “Cinque Vele” agli specchi d’acqua più belli della penisola, capaci di coniugare al meglio qualità turistica e ambientale.

A potersi fregiare delle Cinque Vele c’è anche il Lago di Ledro, che vede quindi confermata l’eccellenza delle sue acque e dell’ecosistema in cui è inserito, a testimonianza degli sforzi congiunti delle amministrazioni locali per la cura dell’ambiente e la gestione dei flussi turistici. Al vertice della graduatoria nazionale c’è un altro specchio d’acqua trentino, il Lago di Molveno.

Il riconoscimento delle ‘Cinque Vele’ al Lago di Ledro ci inorgoglisce, e ci motiva a persistere nel nostro costante impegno nel preservare questa e le altre ricchezze naturali del nostro territorio. È importante proseguire anche l’analisi sul tema dei flussi turistici, trovando così così un equilibrio ideale tra uomo e natura” – ha commentato il Presidente di Garda Dolomiti Azienda per il Turismo S.p.A. Silvio Rigatti.

Questo premio riempie di grande orgoglio l’intera comunità, e i risultati di questa indagine credo rappresentino un riconoscimento importante per tutta la nostra Provincia – ha commentato l’Assessore allo sport e al turismo del Comune di Ledro Luca Zendri. “Siamo consapevoli delle potenzialità che ha il nostro lago ed è importante continuare ad intervenire a tutela della qualità dell’ambiente, delle acque, della biodiversità e della sostenibilità del territorio”.

Foto: Il Lago di Ledro ha ottenuto il riconoscimento “Cinque Vele” da Legambiente e Touring Club Italiano (Credits: APT Garda Dolomiti). Clicca sull’immagine per scaricarla. Utilizzo garantito solo con menzione dei credits.

Attraverso politiche di gestione sostenibile, monitoraggio costante e programmi di sensibilizzazione, il Lago di Ledro è diventato un esempio virtuoso per la tutela dei laghi e la promozione del turismo responsabile. Negli anni infatti sono stati attuati diversi interventi per migliorare la qualità delle acque, come, a partire dal 2015, con lo sviluppo di un progetto di delocalizzazione dei liquami zootecnici fuori valle – per far fronte anche al problema dell’alga rossa che negli anni precedenti si era fortemente manifestata, oppure il miglioramento della qualità di fertilizzante mediante la maturazione meccanica controllata da molte aziende del territorio.

Il prossimo passo sarà mettere in campo un progetto per “aiutare” la composizione floristica dei prati mediante l’utilizzo di prodotti sementieri appositi, che potrà dare risposte di tipo ecologico, agronomico ma anche estetico e paesaggistico.

Lo sviluppo delle azioni di tutela ambientale ha coinvolto anche molti allevatori ledrensi, con effetti tangibili sulla qualità delle acque del lago. Nel posizionamento turistico della nostra località facciamo riferimento alla ‘Valle dei mondi perduti’ nella consapevolezza che qui gli ospiti possano respirare la qualità dell’ospitalità e dell’ambiente di un tempo, e solo trovando un equilibrio ideale possiamo continuare ad offrire e preservare questa ricchezza.” ha concluso l’Assessore Zendri.

DA BANCA VALSABBINA 30 MILIONI CONTRO I DANNI CAUSATI DAL MALTEMPO

L’istituto bresciano, che vanta pure sportelli e utenti trentini, ha di recente (agosto) varato “SOS Clima”, il programma di aiuti per supportare imprese e famiglie colpite dai gravi fenomeni di maltempo dello scorso luglio .Le richieste potranno essere effettuate fino al 31 dicembre 2023 contattando le filiali di Banca Valsabbina presenti sul territorio.

Ma veniamo al dunque. Sta di fatto   che è stato  varato il piano “SOS Clima”, un programma di aiuti che mette a disposizione un plafond di 30 milioni di euro in misure di sostegno, a condizioni agevolate, destinato a imprese e privati colpiti dai violenti eventi atmosferici dello scorso luglio nel Nord Italia, in particolare in Lombardia e Veneto.

Le misure, destinate ai clienti della Banca titolari di un rapporto di conto corrente da almeno sei  mesi e residenti o intestatari di immobili siti nelle zone colpite, prevedono la possibilità di beneficiare di una linea di credito, con scadenza a 12 mesi, da utilizzare a titolo di anticipo su eventuali rimborsi assicurativi. Viene inoltre messa a disposizione della clientela la possibilità di sottoscrivere un mutuo chirografario con durata compresa tra 19 e 72 mesi (incluso un periodo di preammortamento di 6 mesi), con un importo massimo finanziabile di 20 mila euro per i privati e 100 mila euro per le imprese da valutarsi in base ai preventivi di spesa forniti a supporto della richiesta.

“Per una banca territoriale come la nostra   -avverte il vice direttore vicario  Hermes Bianchetti –  è importante offrire supporto alle imprese ed alle famiglie, soprattutto di fronte alle conseguenze di eventi tanto straordinari quanto devastanti che possono mettere a dura prova la nostra quotidianità. Anche in questa occasione, come in passato, non possiamo esimerci dall’affiancare il nostro territorio mettendo a disposizione soluzioni flessibili ed a condizioni particolarmente agevolate. Ci auguriamo che tali iniziative possano contribuire positivamente ad una miglior gestione dei disagi causati alla nostra clientela”.

Banca Valsabbina è una Società Cooperativa per Azioni, fondata nel 1898. È la principale Banca popolare di Brescia e da centoventicinque anni sostiene la crescita e lo sviluppo economico del territorio, ponendosi come interlocutore sia per le famiglie che per gli artigiani, le piccole attività economiche e le PMI. Opera attraverso una rete territoriale che conta 70 filiali, di cui 43 in provincia di Brescia, 8 in provincia di Verona e 3 a Milano. Impiega più di 825 dipendenti, gestisce masse superiori agli 11 miliardi di € e vanta un solido patrimonio, con il CET 1 Ratio al 14% ed il Tier Total al 16%.

All’estero era considerato un sosia di Alain Delon poi la storia di Enzo Grassi è stata raccolta all’interno di un volume avente per titolo “La Volpe del Casinò“ ora si parla pure di un possibile film su la sua vita.

STORO – ll concittadino storese Enzo Grassi, nato a Brindisi ma che però da anni vive a Brenzone sulla costa veronese del lago di Garda a 84 anni, ma non finisce di stupire.  In gioventù – tanto gli assomigliava – era considerato una seconda edizione di un Alain Delon formato trentino -italiano . Già in quelli anni il giovane, con allora casa in prossimità della chiesa di San Floriano e che  era solito spostarsi su una vecchia bicicletta Bianchi , aveva molte più amiche che amici. Elegante  nel vestire e nel parlare  tanto  che  nel corso  della sua permanenza  nel mondo ( Londra in particolare) è sempre stato coccolato da più donne con al seguito un parco di automobili ma sempre uscite rigorosamente da Maranello.

I risultati scolastici conseguiti non erano proprio esaltanti ma lui – che se ne dica – può fare scuola  a molti. Per prima aveva frequentato la scuola media al Collegio Murialdo di Riva del Garda dove dentro quelle mura la disciplina ferrea era dettata dai preti. Poi un escursus agli Artigianelli di Brescia dove  ha incontrato padre Ottorino Marcolini, un sacerdote amato dai bresciani per aver realizzato case e villaggi  mentre negli anni dei lavori idroelettrici in Val Daone ( 1954) aveva creato a Boazzo e Bissina campeggi e case vacanze. Poi negli anni successivi l’incontro con la moglie Chiara che nel tempo è riuscita a trasformarlo in un amato marito. Nel corso di quelli otto decenni e più ha inanellato diverse sofferenze ma molte più soddisfazioni cosicché il cameriere – croupier (e più tardi anche antiquario) quelle avventure – disavventure sono in parte raccolte e documentate su un libro dal titolo “ La Volpe del Casinò “. In quelle 251 pagine ( Marco Serra Tarantola Editore) la vita e i successi di Enzo sono catalogati e descritti con ordine. Ora quel personaggio  sta valutando l’ipotesi che  la sua vita venga  prestata  al grande schermo per essere  conservata negli annuari   e cineteche  . Poi la parentesi alla ex  segheria Giacometti di Condino ( ora d proprietà  di Fabio Muti   che in quel di Alessandria gestisce soccorsi e Pronto Intervento) dove Enzo accatastava mobili e pianoforti che provenivano dal Regno Unito e che in seguito vendeva in valle.

Qualche giorno fa alla Polenterà di Mauro Armanini Enzo avvertiva. “Guardi di quella proposta se ne sta parlando. Aggiungo e ribadisco che nella mia vita ho viaggiato, amato e poi anche coccolato da  molte belle donne. Comunque pur avendo rischiato molto alla fine fine ho anche  avuto fortuna”.

Due veicoli senza assicurazione

GIUDICARIE – Due veicoli senza assicurazione, uno dei quali già precedentemente sottoposto a sequestro, con entrambi i conducenti senza patente, uno perché revocata dal Commissario del Governo e l’altro perché non convertita.

È il bilancio delle violazioni più gravi accertate in una sola giornata di controlli effettuati dalla Polizia Locale delle Giudicarie.

I fatti sono avvenuti sul territorio  grazie anche alla fattiva collaborazione della confinante Polizia Locale dell’Alto Garda, durante i controlli di routine della pattuglia impegnata nel servizio di controllo del Codice della Strada.

Ai due trasgressori sono state contestate sanzioni per diverse migliaia di Euro ed i veicoli sono stati sequestrati.

Carlo Marchiori comandante del corpo di polizia locale delle Giudicarie tiene a far sapere: «Considerato il grave pericolo di questi fenomeni, che di riflesso portano i conducenti a sottrarsi ai controlli stradali dandosi alla fuga e creando grave pericolo agli altri utenti della strada, in questo periodo sono intensificati e maggiormente mirati i nostri controlli sulle maggiori arterie di accesso viario al territorio di competenza. Ricordiamo infine come la presunta “solidarietà” tra automobilisti che si attua lampeggiando per segnalare le postazioni delle Forze di polizia, non solo è vietata, ma porta come prima conseguenza l’impossibilità di intercettare gli autori di queste gravi violazioni.»

Entro l’autunno è prevista inoltre la conclusione delle opere di protezione dalla caduta massi legate alla viabilità provvisoria

GIUDICARIE – Una nuova galleria di circa 1,1 km, nonché un intervento di rettifica stradale e l’adeguamento del tunnel esistente: sono i lavori destinati non solo a mettere per mettere in sicurezza uno dei punti critici della statale del Caffaro, ovvero la galleria di Ponte Pià,  ma che di certo migliorano di molto la percorrenza da e verso Trento.  Per completare il primo lotto dell’opera S-174 – i lavori del secondo sono in fase di conclusione – ci vorranno circa tre anni, la cui somma prevista a base d’asta che supera i 34 milioni di euro (32,3 milioni al netto del ribasso offerto). Ai convenevoli di ieri  erano presenti oltre al presidente della Provincia Maurizio Fugatti  anche  alcuni assessori tra cui Roberto Failoni, il sindaco di Comano Terme Fabio Zambotti, il dirigente del Servizio Opere stradali e ferroviarie Carlo Benigni con il progettista Paolo Nicolussi Paolaz, nonché il direttore tecnico di PAC spa Emilio Bianchi e gli altri referenti dell’associazione temporanea di impresa che si è aggiudicata la gara di appalto, formata appunto da PAC nonché da SIEI srl e Bouygues E&S Italia spa.
“Oggi manteniamo una promessa fatta ai territori – ha esordito il presidente Fugatti, che ha voluto ringraziare le strutture provinciali per l’impegno nel mettere a terra l’intervento -, si tratta di un’opera importante a servizio della comunità delle Giudicarie e che abbiamo voluto portare a compimento facendoci carico anche dei maggiori oneri legati all’aumento delle materie prime; essa rappresenta inoltre un tassello strategico di un progetto complessivo per la viabilità delle Giudicarie, che si completerà nelle prossime settimane con la consegna lavori della variante di Pinzolo e anche con la progettazione della variante di Comano Terme”. Di un’opera strategica anche in funzione turistica ha parlato l’assessore Failoni, che ha spiegato come “il nuovo tunnel andrà a migliorare la direttrice Ponte Arche, Tione e Madonna di Campiglio, risolvendo le attuali criticità in questa zona”. Un plauso all’amministrazione provinciale è arrivato infine dal sindaco Zambotti che ha parlato di un intervento funzionale per i residenti e i tanti turisti che, soprattutto nel periodo invernale, percorrono la statale del Caffaro.

L’intervento si colloca in corrispondenza della galleria denominata “Ponte Pià” ed interessa un tratto stradale di sviluppo complessivo di circa 1.730 metri che, procedendo in direzione Tione, comprende un primo tratto di rettifica stradale all’aperto, di sviluppo pari a 56,80 metri, la realizzazione di una nuova galleria stradale di sviluppo pari a 1102,30 metri, fino all’intersezione con la galleria esistente, nonché l’allargamento ed il rivestimento di un tratto della galleria esistente pari a circa 571 metri e la realizzazione lungo la carreggiata di 6 piazzole di emergenza e di 3 vie di fuga collegate con l’esterno. Nel restante tratto di galleria esistente, pari a circa 256 metri di sviluppo, verranno sostituiti gli impianti tecnologici in coerenza con quanto realizzato nella nuova galleria.
Per la realizzazione delle opere sarà necessaria la deviazione provvisoria del traffico sulla sede stradale dismessa adiacente il bacino idrico della diga di Ponte Pià: all’impresa è stato chiesto di limitare al massimo i giorni di utilizzo previsti, pari a 500; la deviazione sulla viabilità provvisoria

La gente di Condino tiene tanto al tradizionale concerto di Ferragosto ospitato come di consueto nella cornice di Piazza San Rocco al di sotto della Sorba

BORGO CHIESE – Nel giorno dell’Assunta, condinesi e non hanno partecipato in massa al tradizionale concerto serale le cui esibizioni, dirette  dal maestro – vicario Giuseppe Radoani ,  sono state a lungo applaudite. Spartiti belli da ascoltare le cui sonate ricalcano il dna di quella storica realtà musicale un tempo riconducibile al Casato dei Dapreda e per anni presieduta prima da Elia e Nello Galante poi dal compianto Antonio Di Camillo e  successivamente da altri nonché dal dottor Pernisi che vi suona anche tuttora.

Gli orchestrali della banda Giuseppe Verdi si sono ricompattati – Silvia Dapreda in testa con gonfalone – prima nel piazzale antistante l’albergo Corona di una volta da dove poco dopo  si sono a sua volta incamminati  verso quel salotto di paese che è poi Piazza San Rocco al di sotto della Sorba. Lassù ad accoglierli il pubblico delle grandi occasioni mentre ad espletare i convenevoli d’uso cera Cinzia Poletti.

“Già in mattinata, come di consueto, ci eravamo esibiti dalle parti dell’arcipretale dopo le suonate di Buon Ferragosto espletate lungo parte di paese “aggiunge Erika Floriani portavoce del Corpo bandistico.

“Alla esibizione di metà agosto ci sono quasi sempre anche quei concittadini che vivono da più parti ma che alle suonate di banda dei propri strumentisti ci tengono ad esserci “ricalca il presidente della stessa realtà bandistica dottor Michele Pernisi.